Voucher, che cosa cambierà nel 2017?

VOUCHER 2017 – Che cosa sono e come funzionano i voucher di cui tanto si parla? Che cosa cambierà nel 2017 per i voucher? Facciamo un po’ di chiarezza e cerchiamo di capire che cosa cambierà nel futuro prossimo, a partire dal 2016. Innanzitutto, ecco la definizione dei voucher: un voucher è un tagliando di un determinato valore economico (10 oppure 50 euro) che serve a retribuire un’ora di lavoro. Parte dell’importo del voucher spetta al lavoratore (7,50 euro ossia il 75% nel caso del buono da 10 euro), un’altra parte va all’INAIL (7%) per l’assicurazione contro gli infortuni, e poi all’INPS vanno i contributi previdenziali, destinati alla Gestione Separata (13%) e poi c’è la compensazione del concessionario (5%).

VOUCHER 2017 A COSA SERVE – I voucher nascono con un obiettivo molto preciso: remunerare in modo regolare il lavoro occasionale accessorio, quello ad esempio delle persone che prestano servizi di assistenza familiare e/o di pulizia, camerieri, ma anche muratori, commessi e lavoratori stagionali. Il lavoro deve assolutamente essere occasionale e non continuativo. Si definisce “lavoro occasionale” o “accessorio” la prestazione di lavoro non riconducibile ad alcun contratto stabile, in quanto fornita in maniera discontinua. Lo strumento può essere utilizzato anche per i lavoratori in cassa integrazione o dipendenti che vogliono arrotondare con un altro lavoro. Nel campo dell’agricoltura invece i voucher sono destinati solo a lavoratori under 25 o ai pensionati. Nati come “sperimentazione” proprio per il lavoro nell’agricoltura , nel tempo si sono diffusi a macchia d’olio e sopratutto sempre di più nei settori del turismo e del commercio, e sempre meno nell’agricoltura.

VOUCHER 2017 – Il Jobs act ha stabilito che non si possono ricevere più di 7.000 euro netti (9.333 euro lordi) in voucher nel corso di 1 anno. E non più di 2.000 euro netti dallo stesso committente. La soglia annua si abbassa a 3.000 euro netti (4.000 lordi) per chi già percepisce trattamenti come sussidio di disoccupazione o cassa integrazione. I voucher non si configurano in alcun modo come un vero e proprio rapporto di lavoro, quindi niente ferie, Tfr, disoccupazione, maternità o assegni familiari. Nati con il nobile obiettivo di far emergere il lavoro nero, sono evidenti ormai gli utilizzi irregolari di questo strumento.

NOVITA’ VOUCHER 2017 – Ci saranno novità sui voucher nel 2017. Poco ma sicuro. Molto dipende dalla Corte costituzionale, che l’11 gennaio deciderà sull’ammissibilità dei tre referendum (tra cui l’abolizione dei voucher) proposti dalla Cgil. E’ anche atteso il primo monitoraggio ufficiale sull’utilizzo dei “Buoni lavoro” dopo la stretta normativa dell’ottobre scorso, che prevede la tracciabilità dei voucher e sanzioni fino a 2.400 euro per ogni lavoratore non dichiarato. Intanto la voce più insistente sui voucher 2017 è il ritorno al tetto dai 7mila ai 5mila euro annui per il lavoratore. Pensare a un’eliminazione totale dei voucher nel 2017 è eccessivo, ma è molto, molto, molto probabile una legge che ne limiti l’utilizzo e ne contrasti attivamente l’abuso. Vi terremo aggiornati sulle novità legate ai voucher 2017.