Maxiconcorso a Roma, le proteste del Comitato “22 Procedure per la Giustizia”

Un concorso infinito, un pasticcio all’italiana vergognoso. Basta “dialogare inutilmente, non vogliamo più aspettare e scenderemo presto di nuovo in piazza; sono quattro anni che aspettiamo, un tempo infinito, prezioso, colmo di sacrifici che non si possono quantificare”.

Sono stufi e arrabbiati i partecipanti al maxi-concorso del Comune di Roma che si è bloccato a causa di buste trasparenti che non avrebbero garantito al privacy dei candidati. “La delibera di Giunta del 20 dicembre prevede che le assunzioni siano subordinate all’esito dei contenziosi in essere o che dovessero sopravvenire -dicono- un contenuto a dir poco allarmante per tutti i vincitori del concorso, che significa stop alle assunzioni, significa congelare il maxi-concorso. Non solo. Sulla base di questa delibera, ancora non pubblicata lo scorso 24 dicembre, è stata emanata una Determina Dirigenziale in merito all’assunzione dei 146 precari, a conferma del fatto che l’interesse prioritario di Roma Capitale è risolvere esclusivamente la situazione dei precari”.

“Ricordiamo che tra questi ultimi ci sono diverse decine che non hanno mai superato un concorso. In questi giorni il Comitato ha telefonato ripetutamente e invano agli uffici di Roma Capitale per ottenere, come quanto promesso dal Vicesindaco Nieri il 24 Dicembre, il testo della delibera di Giunta del 20 dicembre e per conoscere gli sviluppi in merito ai 47 vincitori del Concorsone -aggiungono- Inoltre, non si hanno ancora notizie ufficiali della nomina della Commissione del concorso della Polizia Municipale.

“A seguito di tali incresciosi sviluppi il Comitato “22 Procedure per la Giustizia” ha richiesto il parere di uno dei propri legali, che verrà reso tempestivamente, per intraprendere future azioni legali in vista della tutela dei diritti di tutti i concorsisti”