In Calabria 2200 assunti under 30 nel 2013

Qualche buona notizia per i giovani calabresi che sono alla ricerca di un impiego. Nel 2013 le imprese private calabresi assumeranno 2.191 giovani con meno di 30 anni, un numero pari al 331,4% di tutte le assunzioni non stagionali previste per l’anno in corso dalle imprese dell’industria e dei servizi.

I dati, confrontati a quelli dell’anno scorso, fanno segnare una riduzione (-1,1 punti percentuali). Però va notato come si allarghi la platea dei posti di lavoro per i quali le imprese non indicano il requisito prioritario dell’eta’, portando cosi’ a quasi 5.200 (il 75% del totale delle assunzioni non stagionali previste dalle imprese), il numero di posti di lavoro per i quali, quest’anno, i giovani con meno di 30 anni potranno tentare la loro carta.

Sono tutti dati tratti da un’indagine Excelsior – realizzata da Unioncamere e Ministero del Lavoro prima dell’entrata in vigore delle recenti norme che incentivano le assunzioni giovanili – sui fabbisogni occupazionali delle imprese, con riferimento ai giovani con meno di 30 anni. E poi ancora: il 70% delle richieste espresse di ‘under 30’ proviene da imprese dei servizi. Nell settore manifatturiero il 20% delle assunzioni di giovani previste.

Il 25% dei giovani da assumere (circa 500) è richiesto nell’ambito delle professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione e tecniche. Circa il 40% delle possibilita’ (860) sono concentrate nella provincia di Cosenza ed oltre il 25% (586) in quella di Catanzaro.

Il presidente di Unioncamere Calabria, Lucio Dattola, commenta: ”Pur nelle fortissime difficoltà congiunturali che coinvolgono la Calabria, e che si sommano alle permanenti criticita’ strutturali dell’economia regionale, le imprese sanno che non possono rinunciare al valore dei giovani e continuano a tenere alta la quota di assunzioni a loro rivolte: e’ un segnale importante, anche perche’ e’ al netto degli effetti delle recenti norme di incentivazione volute dal Ministro Giovannini”.

“Considerando che il numero di entrate si restringe ancora, e’ incoraggiante che le offerte dirette ai giovani si dirigano sempre di piu’ verso i profili professionali piu’ qualificati: i giovani possono fare la differenza in un’azienda, soprattutto sulle nuove frontiere dell’innovazione e dell’internazionalizzazione”.