Le poche buone notizie per l’occupazione giovanile nella prima parte del 2013 riguardano le assunzioni nell’agricoltura.
L’occupazione giovanile cresce solo in agricoltura facendo segnare un aumento record del 9% nelle assunzioni di under 35 anni nel primo trimestre del 2013, nonostante gli effetti negativi sulle coltivazioni provocati dal maltempo e i segnali depressivi sui consumi che hanno interessato anche il settore agroalimentare.
Con il ricambio generazionale in agricoltura è possibile in tempi relativamente brevi l’inserimento nel mondo del lavoro di almeno 200mila giovani nelle campagne. “L’agricoltura – dicono da Coldiretti- e’ l’unico settore che dimostra segni di vitalita’ economica con una variazione tendenziale positiva del Pil (+0,1 per cento) e un aumento degli occupati dipendenti complessivi (+0,7 per cento), in netta controtendenza rispetto agli altri comparti nel primo trimestre dell’anno”.
Quali sono gli aspetti positivi e negativi del settore: nell’agricoltura non c’e’ ancora un reddito adeguato ma c’e’ legittimamente quella visione di futuro e di prospettive e di fiducia che non c’e’ negli altri settori: ecco perché aumenta l’occupazione giovanile, ecco perche’ le multinazionali arrivano invece che andarsene, ecco perché aumenta chi frequenta le scuole di agricoltura.